Dal lancio del primo iPhone sono passati ormai oltre 10 anni, quasi 11 a dir la verità.
Sebbene Apple abbia sempre cercato di distinguersi in ogni modo possibile dai competitor, a volte adducendo motivazioni alquanto discutibili per sostenere le sue scelte, negli ultimi tempi sembrava essersi quasi arenata su un fronte molto caro all’azienda di Cupertino: il design.
Dopo un iPhone 6 ed un 6s identici, un 7 (sotto il profilo del design, sia chiaro) interpretato come un 6s parte seconda ed un 8 come un 6s parte terza, la svolta è giunta con il tanto chiacchierato iPhone X.

Una precisazione è, tuttavia, d’obbligo.
La scelta di Apple di mantenere due telefoni al top della gamma con un design “datato” (seppur aggiornato) è una scelta in puro stile Porsche.
Cosa centrano le auto con i telefoni vi starete chiedendo.
Pensate alla 911, sempre uguale a se stessa eppure diversa e migliorata di generazione in generazione.
L’estetica rimane sempre la medesima, così come la filosofia dietro al powertrain caratterizzato da un motore a sbalzo posteriore, trazione posteriore e abitacolo arretrato.
Nonostante la base concettuale sia la medesima dalla sua nascita la GT di Porsche si è adattata ai tempi passando, ad esempio, dalla 993 raffreddata ad aria alla 996 a liquido, dalla 997 aspirata (Turbo escluse) e con servosterzo classico alla 991 con servoassistenza elettrica e, nella versione mk2, con motori turbo anche per le versioni Carrera.
Al pari della iconica vettura teutonica l’iPhone ha reso il suo design iconico dal 2014 ad oggi e questo porta tranquillità nei clienti che, passando tra le versioni, hanno tra le mani un prodotto tecnologicamente attuale con il feeling a cui sono sono già abituati e che non impone loro nuove abitudini.

Tornando all’iPhone X, l’iPhone del decimo anniversario, si presenta con un netto distacco in termini di design dai suoi predecessori.
Non sto parlando tanto del rapporto di forma del display quanto più dell’assenza dell’iconico tasto home.
Se vogliamo continuare sul trend dei paragoni con il settore automotive potremmo vedere l’X come la Panamera: può piacere o meno, può far storcere il naso ai puristi del brand o far innamorare al primo sguardo.
L’unica certezza è che è un prodotto valido e capace di soddisfare pienamente chiunque decida di acquistarlo.

Prima di procedere con le impressioni d’uso concedetemi un’ultima parentesi: nel 2015 acquistai il 6s non volendo trovarmi tra le mani un telefono enorme ma dovetti ricredermi l’anno successivo passando dal 6s al 7 Plus adattandomi presto al generoso display.
Sotto questo aspetto l’X è un passo indietro visto che, seppure offra un display nominalmente più grande, perdere la visualizzazione iPad style presente sui Plus della home e di vari programmi (basta guardare un orizzontale Mail che non offre più la visualizzazione a colonne condensando in una schermata unica la lista delle mail ed il corpo del messaggio).

Senza ulteriori digressioni passiamo alle mie opinioni sul prodotto.
Appena acceso e configurato, nei primi minuti d’utilizzo, la tecnologia True Tone dello schermo mi è parsa strana ed innaturale, parere che ho dovuto forzatamente cambiare nel corso del tempo visto che offre, a conti fatti, un comfort di visione non indifferenze in ogni condizione di luce ambientale.
Il secondo aspetto tecnico che mi ha stupito è la validità del Face ID, nonostante pare non digerisca il fatto che a volte indosso dei Ray Ban Aviator (pazienza, prima o poi imparerà…spero).
Passare da uno smartphone grande come il 7 Plus ad uno di dimensioni più compatte ha fatto uno strano effetto inizialmente ma, con il tempo e l’abitudine, l’esperienza d’uso è migliorata notevolmente.
Bisogna sempre tenere conto che la diagonale è sì rapportata ad un fattore di forma differente rispetto agli iPhone “tradizionali” ma è anche più ampia di oltre 1” rispetto a quella dell’8, pur mantenendo la larghezza di quest’ultimo e quindi la stessa maneggevolezza nelle operazioni ordinarie (scrivere mail, messaggi, fare ricerche sul web).
Se vogliamo questa politica è un ritorno al passaggio dall’iPhone 4s al 5 dove appunto si manteneva la larghezza dello schermo in favore di un aumento della superficie in verticale.
Nonostante tutti questi aspetto l’iPhone X è un telefono che, a mio avviso, vale la pena di essere considerato qualora si voglia entrare nell’ecosistema Apple (o continuare a farne parte).

Passare dal 6s al 7 e pi all’8 può sembrare una scelta dettata dalla mera voglia di avere l’ultimo dispositivo senza però variare di molto l’esperienza d’uso, cosa che non accade passando all’X che impone una variazione di abitudini grazie alle gesture ed al nuovo form factor.
Forse l’unico upgrade sensato da un paio d’anni.
Riassumendo posso ritenermi soddisfatto del passaggio dal 7 Plus all’X sebbene avrei voluto qualche specifica maggiormente migliorata come, ad esempio, la memoria interna portata a 512GB visto il prezzo non propriamente popolare.

Sono curioso di vedere quale sarà la strada che intraprenderà l’Azienda di Cupertino con i modelli 2018 ma, per ora, mi godrò questo prodotto che soddisfa pienamente le mie esigenze.