Due giorni fa, alla fine dell’articolo Come gestire le proprie fotografie, ho fatto riferimento alle possibili configurazioni che consiglio per lavorare con le foto sia a casa o in ufficio e in mobilità.

In queste righe andremo a vedere insieme le opzioni che ho pensato per gli utenti Apple legate, tuttavia, ai soli computer o tablet mentre le periferiche rimarranno un discorso da approfondire a parte.

Nel mondo Apple la scelta dell’hardware è piuttosto limitata e per avere le ultime soluzioni proposte dai vari produttori bisogna aspettare il refresh dell’azienda delle specifiche dei prodotti.

Mentre scrivo i processori disponibili vanno dalla 8th generazione alla 10th generazione di Intel mentre le schede video, nel caso delle integrate nel processore, dalla UHD 630 alla Iris Plus per le soluzioni con CPU mobile e dalla AMD 560X 4GB alla 580X per le dedicate desktop.

Riferendomi all’articolo citato all’inizio spiegavo come una doppia soluzione, ovvero computer fisso e portatile/tablet, fosse la strada migliore da percorrere quindi direi di cominciare con il pezzo forte: il desktop.

Le opzioni che ho considerato sono 3 e coinvolgono il Mac Mini, l’iMac 21.5” 4K, l’iMac 27” 5K, il MacBook Pro 13″ e gli iPad Air e Pro.

Opzione Mac Mini

Il Mac Mini che mi sento di consigliare prevede un processore i7, 8GB di RAM, 512GB di archiviazione SSD e una scheda video integrata Intel UHD 630.

Questa soluzione si basa su un processore mobile (quindi uguale a quello usato su un portatile) di 8th generazione i7 (modello 8700B) da 6 core/12thread a 3.2GHz (4.6GHz in turbo), un po’ vecchiotto considerando che siamo alla 10th generazione di processori attualmente ma comunque abbastanza performante per gestire tranquillamente un carico non troppo impegnativo che si appoggia ad una scheda video integrata, anch’essa in assoluto poco potente ma adatta a chi non richiede molte prestazioni video.

Per quanto concerne il capitolo memoria la RAM è aggiornabile tramite due slot DDR4 da 2666MHz (una procedura non semplicissima ma rimane possibile) mentre l’archiviazione è affidata ad un SSD è da 512GB, un modulo estremamente veloce ma non aggiornabile essendo saldato sulla scheda madre.

A chi si rivolge il Mac Mini?

Ritengo che questo tipo di Mac possa essere interessante per chi ha bisogno di poca potenza, magari per un uso amatoriale delle proprie foto, e possiede/preferisce un display di qualità superiore da abbinargli o, più semplicemente, ne ha già uno.

Il prezzo per la configurazione descritta è pari a 1559€.

Opzione iMac 21.5”

Già con il più piccolo dei desktop All-in-one di Apple la musica cambia rispetto al Mac Mini visto che, sebbene rimanga di 8th generazione, il processore diventa di tipo desktop (quindi un processore tradizionale e non pensato per soluzioni mobile) che in questo caso è un i5 (modello 8500) da 6 core/6 thread a 3.0GHz (4.1GHz in turbo) abbinato ad una scheda video dedicata AMD Radeon Pro 560X da 4GB di memoria GDDR5 dedicati.

Il capitolo RAM e memoria, rispetto a quanto detto per il Mac Mini, è un po’ differente.

In questo caso sia la RAM che l’SSD (c’è spazio anche per un HD tradizionale da 2,5”) sono sostituibili ma ne sconsiglio la modifica ad un utente non realmente esperto visto che per raggiungere i componenti bisogna smontare lo schermo, l’alimentatore e la scheda madre.

Questa è la ragione per cui consiglio di configurarlo già in fase d’acquisto con 16GB di RAM e 512GB di SSD.

A chi si rivolge l’iMac 21.5” 4K?

La potenza a diposizione, per un ambito puramente fotografico, è ben oltre il requisito minimo per un uso professionale anche avanzato.

Un professionista con poco spazio sulla scrivania che, magari, lavora anche con la grafica 2D potrebbe trovare in questa macchina una buona soluzione ad un prezzo, riferito al mondo Apple, tutto sommato contenuto a cui non va aggiunto per forza un monitor dedicato visto che quello integrato nel computer è già di una discreta qualità.

Il prezzo per la configurazione descritta è pari a 2374€.

Opzione iMac 27” 5K

Si tratta del più grande (in termini di dimensioni) degli iMac dell’azienda californiana e ciò comporta sia uno schermo ben più grande rispetto al fratello minore da 21.5” che altre caratteristiche sia in termini di potenza che di longevità.

Un case più grande permette di avere un air flow migliore (un migliore ricircolo dell’aria e una dissipazione più efficiente) e, come conseguenza, anche un hardware più potente.

La configurazione che ho pensato prevede un processore i5 di 9th generazione (modello 9600K, il top di gamma degli i5) da 6 core/thread con una frequenza di 3.7GHz (4.6GHz in turbo) unito ad una scheda video di tutto rispetto per l’utilizzo, ovvero una Radeon Pro 580X con ben 8GB di RAM GDDR5 dedicati.

Il capitolo memoria rende tutti più contenti, infatti se l’SSD richiede la medesima procedura del fratello minore (qui però abbiamo uno spazio per HD fino ai 3,5”) la RAM ha uno sportellino dedicato sotto alla staffa di supporto che la rende quindi facilmente accessibile.

Per questo motivo mi sento di configurare un upgrade solo a livello di memoria di archiviazione (passando quindi dal Fusion Drive di serie ad un SSD da 512GB) mentre per la RAM bastano gli 8GB forniti di base visto che aggiornarli da soli non è un problema (sono disponibili 4 slot totali di cui solo 2 occupati all’acquisto).

A chi si rivolge l’iMac 27” 5k?

Utilizzare tutta questa potenza in un ambito strettamente fotografico risulterebbe davvero complesso anche unendo allo sviluppo delle foto la grafica 2D.

Una macchina di questo tipo potrebbe iniziare ad essere una buona base per il montaggio video occasionale a livello professionale (non cinema, pensiamo ai video dei matrimoni o di qualche piccolo spot per dei clienti).

Anche in questo caso nel prezzo c’è un pannello dalla discreta qualità ed un trattamento antiriflesso, per chi non è troppo esigente e se collocato in un ambiente adatto, accettabile.

Il prezzo per questa configurazione sale a 2824€.

Dopo aver analizzato brevemente le opzioni desktop è ora di concentrarci sulle macchine di supporto in mobilità.

Tenendo ben in mente a che cosa deve servire questo secondo dispositivo ho considerato un MacBook, nello specifico il MacBook Pro da 13” nella versione con 4 porte Thunderbolt 3, e due iPad, ovvero il Pro da 11” e l’Air di terza generazione.

Opzione MacBook Pro 13”

Il MacBook Pro 13” con 4 porte Thunderbolt 3 è la versione più potente tra i Pro compatti, offre uno schermo da 13” di buona qualità (la tecnologia impiegata è bene o male la medesima che ritroviamo sugli iMac 4K e 5K), un processore quad-core ora di 10th generazione, 16GB di RAM (saldata sulla scheda logica ed opzionale l’upgrade a 32GB), una scheda video integrata nel processore Intel Iris Plus e una memoria di archiviazione a partire da 512GB saldata anch’essa come la RAM.

Visto che il portatile servirebbe come supporto in mobilità alla postazione desktop non ritengo minimamente utile andare a modificare la configurazione base standard che comprende un processore i5 (modello 1038NG7) da 4 core/8 thread a 2.0GHz (3.8GHz in turbo) che comprende il comparto grafico Intel Iris Plus (per avere un termine di paragone è decisamente più potente della UHD 630 del Mac Mini), 16GB di RAM e un SSD da 512GB.

In termini di prestazioni pure non ci sarebbero problemi a sfruttare questa macchina anche con un carico più gravoso rispetto a quello di mero supporto ma l’assenza di una scheda video dedicata, la mancanza della possibilità di un qualunque upgrade me la fanno preferire come supporto piuttosto che come computer principale.

A chi consigliare questo Mac rispetto agli iPad che vedremo successivamente?
Sicuramente a chi usa Lightroom Classic essendo compatibile solo con MacOS, Illustrator o a chi deve gestire la pubblicazione dei contenuti su siti web riservandosi la possibilità di eseguire modifiche al volo al sito stesso in caso di problemi.

Certo, tutto questo si potrebbe fare anche con un iPad (eccetto Lightroom Classic) ma ritengo che sarebbe troppo scomodo effettuare alcune operazioni su un tablet rispetto ad un computer.

Il costo per questa configurazione è pari a 2229€.

iPad Pro e iPad Air

Sebbene esteticamente siano molto diversi e il Pro sia decisamente più potente del fratello minore, il sistema operativo li accomuna e con esso le potenzialità ed i limiti in questo settore.

Nel caso si utilizzi principalmente Lightroom dovete dimenticarvi librerie e backup fisici visto che vengono sostituiti dal Cloud di Adobe e gli strumenti completi di Lightroom Classic visto che l’unica opzione è la versione CC del medesimo programma.

Qualora utilizziate anche altri programmi per la gestione delle fotografie (mi viene in mente Capture One, ottimo per la gestione di alcuni file particolari come quelli delle Fuji X-Trans) dovrete, probabilmente, ripensare completamente il vostro sviluppo dato che non sempre si trovano i medesimi software su iPadOS.

Un vero peccato visto che la potenza a disposizione è tanta, la penna è davvero molto comoda e utile, l’ingombro ridottissimo e la grande autonomia risulterebbe indispensabile se impossibilitati nell’accesso ad una presa elettrica (penso al campeggio).

Certo è che se il vostro lavoro con le immagini in mobilità fosse quello di creare un reportage da aggiornare in tempo reale non ci sarebbe computer in grado di poter competere con un iPad.

Venendo alle configurazioni che consiglio qui tutto dipende da come si preferisce lavorare: tanta memoria in locale o cloud, condividere la rete del cellulare o una SIM dedicata.

Le opzioni sono molte come anche sugli accessori (ad esempio la tastiera o una custodia rugged) eccetto la Pencil visto che senza di quella perdereste praticamente tutti i vantaggi in questo ambito (autonomia esclusa) rispetto ad un Mac.

In generale i prezzi partono da 889€ per il Pro da 11” (quello che consiglio per massimizzare la portabilità) e da 569€ per l’Air.

A conclusione di questa lunga carrellata la mia opinione personale:

l’accoppiata che reputo più interessante, per come lavoro io, è quella che comprende un iMac 27” 5K e un MacBook Pro 13” tenendo come opzione di backup, sia per i social che il ritocco di emergenza l’iPhone.

Se l’uso dovesse essere esclusivamente amatoriale si potrebbe tranquillamente puntare ad un Mac Mini su cui usare Lightroom CC e abbinare ad esso un iPad Pro in modo da sfruttare a pieno le potenzialità di software e hardware sia a casa che in mobilità.

Rimane il fatto che qualunque scelta facciate cadrete sempre in piedi se volete lavorare rimanendo nell’ecosistema di Cupertino.