Questo articolo nasce da un’esperienza avuta recentemente con un amico di un forum.

Il fatto: vengo contattato poiché, di punto in bianco, dalla mattina non riesce più ad accedere alla piattaforma del forum tramite smartphone attraverso la rete dell’operatore.

Dopo aver verificato con il suo provider di telefonia che non vi fossero problemi sulla rete mi chiama e iniziamo le prove quali il ripristino delle impostazioni di rete, test in Wi-Fi e l’accesso dal computer.

Risultato? Appoggiandosi ad una rete differente, sia da smartphone che da PC, riesce a collegarsi correttamente al forum mentre da smartphone, tramite la rete mobile, il nulla.

A questo punto il problema poteva risiedere nello smartphone (difficile essendo recente e avendo provato a reimpostare tutto il possibile) o nella piattaforma a cui voleva accedere.

Scaricato il browser Opera ed attivata la VPN (funziona attraverso un server in Canada) tutto è tornato a funzionare.

Contattato il servizio clienti della piattaforma riceviamo come risposta che si trattava di un loro disservizio legato all’operatore telefonico del mio amico.

Perché questo aneddoto è importante? Semplice: spiega, con un esempio pratico, come una VPN possa risolvere problematiche non direttamente collegate alla volontà di aggirare restrizioni nazionali o alla sicurezza della connessione.

Facciamo, ora, un passo indietro: che cos’è una VPN?
VPN è l’acronimo di Virtual Private Network, ovvero rete virtuale privata, ed è uno strumento estremamente potente ed utile sia in ambito privato che aziendale.

In campo privato può essere usato per vari scopi quali la privacy, la localizzazione dei contenuti in un altro stato o, come nel caso dell’introduzione, per risolvere problemi particolarmente fastidiosi.

Cerchiamo di capire punto per punto che cosa intendo e per farlo va spiegato il principio di funzionamento di una VPN.

Ognuno di noi ha un terminale (computer, smartphone, tablet, etc.) ed una connessione ad internet a cui collegarsi.

Prendiamo il caso voi ricerchiate un paio di occhiali su Google e poi ritroviamo ovunque pubblicità di quel prodotto o simili.

Questo accade grazie al fatto che ciò che facciamo in rete viene registrato dai vari siti e riutilizzato per creare una pubblicità mirata.

Con una VPN non è possibile visto che l’interrogazione del database del motore di ricerca (la ricerca su Google, Bing, etc.) passa attraverso il server del servizio VPN che fa da filtro tra noi e il web.

Insomma, uno scudo contro il phishing, il furto di dati in genere e tanti altri pericoli che si trovano sparsi per la rete.

Un altro importante vantaggio di questi servizi è quello di poterci localizzare in altri stati per accedere a servizi o siti a cui non potremmo, altrimenti, avere accesso.

In Cina, ad esempio, Facebook e Wikipedia (come moltissimi altri siti di informazione) non sono accessibili essendo la rete sotto il controllo statale.

Tramite una VPN è possibile accedervi facendo apparire la connessione proveniente da un’altra area geografica in cui tali veti non sono in vigore (ad esempio gli USA o l’Europa).

Nel nostro caso può essere utile per accedere a contenuti disponibili solo in altri stati europei, magari in anteprima rispetto all’Italia.

Il terzo aspetto è quello della risoluzione di alcuni problemi e un chiaro esempio si trova nell’introduzione di questo articolo.

Anche a livello aziendale una connessione VPN può risultare vincente, specie qualora si operi su dei server posti in una determinata città e i dipendenti vi debbano accedere da remoto mantenendo una visione globale dei dati come se fossero in ufficio e con la medesima sicurezza.

In questo periodo storico, quello del Coronavirus e del remote working, si rivela una strategia vincente ed a basso costo per poter proteggere i dati aziendali permettendo ai lavoratori di operare in tutta sicurezza, anche attraverso i propri mezzi informatici, comodamente da casa.

Tutta questa privacy e sicurezza ha, ovviamente, un costo e bisogna stare molto attenti a coloro che offrono questo genere di servizi in modo gratuito.

Ad esclusione di Opera (che rimane legata al proprio browser) non conosco alternative da usare per ogni connessione e a costo zero che sia affidabile.

Spesso e volentieri coloro che non richiedono un abbonamento per fornire questi servizi traggono i loro profitti dall’uso dei dati degli utenti o, in rari casi, inseriscono nei loro applicativi (necessari per utilizzare il prodotto) dei malware.

Capire perché una VPN gratuita sia insostenibile a livello aziendale è molto facile: per farla funzionare servono dei server e dei software atti a far andare tutto nel modo corretto e proteggere i propri clienti.

Queste sono cose decisamente costose e, per quanto un’azienda possa essere generosa con i propri clienti, non si può lavorare a lungo in perdita!

Il mio consiglio è di valutare molto bene le offerte che trovate e, se avete dubbi nonostante le ricerche che fate e gli articoli in merito ai vari gestori di questi servizi, contattatemi e sarò lieto di approfondire la questione al posto vostro e darvi un parere oggettivo in merito.