Il 27 Ottobre 2016 Apple nel suoi Keynote ha svelato al mondo la nuova linea di Macbook Pro.
Come di consueto, quando si parla di prodotti Apple, la cura per i dettagli ed il design in genere è sempre ai massimi livelli.

Anche questi nuovi prodotti non si discostano dalla consueta linea guida dell’azienda di Cupertino e stupiscono con un design simile al precedente ma che li porta ad essere più leggeri (ben 200g per la versione 15″ facendo scendere l’ago della bilancia da 2.04Kg a 1.83Kg) e compatti.
Sotto il piano hardware troviamo la ormai penultima generazione Intel, ovvero Skylake, mentre sul piano grafico delle inedite serie Pro di AMD.
Se si fa una rapida ricerca su Google si scopre come tali schede non siano appartenenti alla famiglia FirePro ma è una semplice variazione di nomenclatura della variante mobile della serie RX.
A discapito da quanto ci si possa aspettare da un portatile di tale fascia di prezzo e target il comparto video rimane, quindi, di famiglia consumer.
Continuando la disamina hardware vi sono dei nuovi SSD con velocità fino a 3.1GB/s e 16GB di RAM LPDD3 a 2133MHz (strano non abbiano optato per dei moduli DDR4) e 4 porte Thunderbolt 3/USB-C.

Spicca, a mio avviso, la mancanza di un lettore di schede di memoria SD, utile per i fotografi e i video maker che hanno bisogno di scaricare le immagini al volo e, considerato il peso dell’attrezzatura per un set fotografico, se si potesse risparmiare su un ulteriore cavo/adattatore sarebbe stato utile averlo integrato nel portatile.
Ultima ma non per importa rimane la Touch Bar che unisce anche il Touch ID per sbloccare il computer e procedere ai pagamenti senza inserire alcuna password.
Aspetto molto interessante della barra è la già completa integrazione con i software professionali di Adobe e la suite Office di MS.

Veniamo ora al mio parere personale su questi nuovi prodotti di Cupertino.
Prezzi molto alti anche se questa volta la versione base integra già una scheda video dedicata a differenza dei modelli precedenti.
Per un professionista potrebbe essere scomodo doversi portare indietro molti adattatori per fare praticamente qualunque cosa, perfino connettere una chiavetta USB!
Venendo alle considerazioni finali, anche se infondo ci sarebbero tantissime altere cose da dire, credo che questi nuovi Macbook siano un ottimo esercizio di stile ma, allo stato attuale, per molti aspetti siano ancora da preferire quelli della generazione precedente, specie se con scheda video dedicata.

Infondo difficilmente si riesce a stressare macchine con componenti hardware di questo tipo e, nel caso si arrivi all’uso totale o quasi della potenza disponibile, generalmente si dispone di un iMac o di un Mac Pro (rimanendo in casa Apple) o una workstation assemblata (parlando di PC).

Per quanto mi riguarda attenderò l’arrivo sul mercato di periferiche USB-C a prezzi umani o, quantomeno, alla possibilità di una scelta più vasta prima del passaggio.

Fatemi sapere nei commenti che cosa ne pensate.