Oggigiorno le possibilità offerte dalle aziende per la produttività in mobilità sono varie e molte di esse includono un display sensibile al tocco e compatibile con delle penne dedicate.

Tralasciando i classici notebook con display touch che reputo inutili e scomodi, il mercato propone due soluzioni: i 2 in 1 ed i convertibili.

Cerchiamo di capire, prima di analizzare i pro e contro di entrambe le soluzioni, quali potrebbero essere i campi di applicazione di un dispositivo utilizzabile sia come un normale computer portatile che come un tablet. Tralasciando i creativi che utilizzano software di disegno o fotoritocco, possiamo indicare come dei possibili destinatari di queste soluzioni tutti coloro che necessitino di una maggiore velocità nello scrivere, disegnare o commentare dei documenti come architetti, insegnanti e studenti o agenti di commercio (specie per la firma di documenti e contratti).  

Entrambe le categorie sono la fusione, più o meno riuscita, di un normale notebook con un tablet e ciò permette di ridurre i costi e il peso complessivo per il proprio supporto informatico.

Ovviamente la disamina su queste soluzioni si basa sulla mia opinione e non ha la pretesa di essere eletta a verità unica ed inconfutabile estendibile a chiunque.

Partiamo dalla categoria più tradizionale, ovvero quella dei convertibili.

I dispositivi definiti convertibili sono, essenzialmente, dei normali portatili progettati per far ruotare di 360° il monitor rendendoli assimilabili ad un tablet. Se da un lato questo tipo di prodotto permette di non dover rinunciare a tutta la potenza di un normale computer, dall’altro porta ad inevitabili compromessi in termini di peso ed ergonomia. Il principale problema, a mio avviso, è quello che per tenerli in mano si finisce per mettere le mani sulla tastiera o, volendoli usare appoggiati su una superficie, utilizzare quest’ultima come base di appoggio. Questo approcciò è poco funzionale visto che la presa non sarà sicura e confortevole nella maggior parte delle situazioni e che, anche con l’ausilio di un tavolo, la stabilità non sarà mai pari a quella in modalità notebook. A questo aggiungiamo un peso non propriamente contenuto e uno sviluppo di calore, specie nel caso delle soluzioni più prestanti, che potrebbe rivelarsi fastidioso.

In tutta onestà trovo questi dispositivi interessanti ma solo nel caso non si necessiti di grandi prestazioni e non li si usi costantemente (o prevalentemente) in modalità tablet.

La seconda soluzione, quella dei 2 in 1, è caratterizzata da un tablet a cui viene aggiunta una tastiera o un dock con tastiera e batteria maggiorata. Ritengo questo tipo di prodotti una scelta vincente per chiunque non abbia bisogno di prestazioni da workstation (anche se ci sono delle valide proposte anche in questo caso) ma che si trova spesso a lavorare in mobilità: peso, ergonomia e flessibilità sono i maggiori benefici ottenibili da un computer declinato in questa configurazione.

È bene considerare, tuttavia, che un convertibile offre comunque un uso agevole del prodotto in modalità notebook mentre ciò non è sempre garantito da un 2 in 1. Prendendo ad esempio l’HP x360 e il Surface Pro di Microsoft è evidente come in condizioni d’uso assimilabili a quelle di un notebook in mobilità, ad esempio tenendo il computer sulle gambe, l’offerta di HP risulterà incredibilmente più comoda di quella di Microsoft visto che non richiede l’uso di una staffa per regolare l’inclinazione del monitor ed il peso sarà comunque bilanciato tra la parte del display e quella della tastiera.

Queste differenze possono sembrare delle sciocchezze da poco ma, nell’uso reale, potrebbero rivelarsi estremamente frustranti qualora la scelta del dispositivo non venisse fatta in modo oculato.

Il principale consiglio che posso dare è quello di provare, ove possibile, ad usare il dispositivo in tutte le posizioni che ritenete ricorrenti per il vostro modo di lavorare.

Una piccola nota finale: una proposta che trovo molto interessante, anche se limitata dal sistema operativo e dal costo, è quella data dalla combinazione tra iPad Pro e Magic Keyboard visto che riesce ad unire in modo intelligente sia l’uso in modalità PC che quello in modalità tablet.

Sarebbe davvero interessante trovare altre offerte paragonabili nei listini dei concorrenti, Microsoft in primis. Vedremo cosa ci riserverà il futuro in merito.